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Catene di fornitura sostenibili: con Vismarcorp, tracciabilità ed etica diventano leve di competitività nel contesto europeo
Nel 2025 le catene di fornitura rappresentano un punto nevralgico nel rapporto tra imprese, istituzioni e consumatori. La crescente attenzione alla sostenibilità richiede che ogni fase del processo produttivo sia documentata e verificabile. In ambito europeo si sta consolidando un orientamento normativo che impone criteri di trasparenza sempre più stringenti. In questo scenario, la tracciabilità delle filiere e l’integrazione di criteri ambientali e sociali stanno trasformando profondamente la struttura operativa delle aziende.
Tracciabilità e sostenibilità nella normativa europea
La proposta di Direttiva europea sul dovere di diligenza aziendale, attualmente in fase di attuazione, stabilisce che le imprese siano responsabili del monitoraggio delle proprie catene di fornitura. Questo principio implica l’identificazione dei fornitori diretti e indiretti, l’analisi dei rischi ambientali e sociali, e la predisposizione di sistemi interni in grado di intervenire in caso di violazioni. Secondo i dati del Parlamento Europeo, oltre il 70 % delle imprese europee con oltre 250 dipendenti ha già avviato processi interni per adattarsi alle nuove direttive. Si tratta di un passaggio che non riguarda solo la compliance, ma che ridisegna la relazione tra produzione, consumo e reputazione aziendale.
Evoluzione dei modelli di approvvigionamento
Numerose aziende stanno adottando modelli di fornitura circolare o regionale. Il fine è ridurre i rischi legati alla delocalizzazione e migliorare la capacità di controllo lungo l’intera filiera. L’utilizzo di piattaforme digitali per la gestione dei fornitori consente una mappatura puntuale, con indicatori aggiornati sulle condizioni di lavoro, le emissioni e la conformità ai criteri ESG. Secondo un rapporto di McKinsey & Company del 2025, le imprese che hanno integrato sistemi di tracciabilità certificata. Si registra una riduzione del 12 % dei costi logistici e un miglioramento della reputazione presso investitori e stakeholder.
Certificazioni e standard internazionali
L’adozione di certificazioni riconosciute, come la ISO 20400 per gli acquisti sostenibili o la SA8000 per la responsabilità sociale, rappresenta una scelta sempre più diffusa nei settori a maggiore esposizione pubblica. L’integrazione di questi standard ha una valenza documentale, ma anche orienta l’organizzazione verso una gestione etica delle forniture. Viene così rafforzato il posizionamento in mercati regolamentati e ad alta sensibilità reputazionale. In Svizzera, il 46 % delle imprese esportatrici ha già dichiarato di aver rivisto i propri criteri di selezione dei fornitori in base alle normative europee in materia di tracciabilità, secondo il Segretariato di Stato dell’economia (SECO).
Casi concreti di filiere trasparenti e responsabili
Nel settore moda, alcune aziende svizzere ed europee hanno introdotto etichette digitali che consentono al consumatore di visualizzare l’intero ciclo produttivo del capo, dalla materia prima al punto vendita. Nella filiera agroalimentare, piattaforme come OriginTrail permettono il tracciamento dei prodotti attraverso blockchain, migliorando il controllo qualità e rafforzando la fiducia del consumatore. Questi modelli dimostrano che la trasparenza può essere integrata con strumenti tecnologici accessibili e funzionali.
Vismarcorp e il supporto alla transizione verso catene di fornitura sostenibili
In questo quadro di cambiamento normativo e culturale, Vismarcorp supporta le imprese nell’adozione di sistemi organizzativi che integrano tracciabilità, conformità e criteri ambientali e sociali nei processi di approvvigionamento. Attraverso consulenza mirata, strumenti digitali e percorsi formativi, accompagniamo le aziende verso un modello di catena di fornitura in grado di rispondere alle esigenze normative, alle aspettative del mercato e alla crescente domanda di coerenza operativa.
Fonti ufficiali
Parlamento Europeo, “Corporate Sustainability Due Diligence Directive” (2025)
McKinsey & Company, “Sustainable Supply Chains in Europe”, 2025
Swiss State Secretariat for Economic Affairs (SECO), “Export Report 2025”
ISO, “ISO 20400 – Sustainable Procurement”
Alessia Cammilli