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Supply chain e due diligence: opportunità e rischi dopo l’acceso dibattito europeo con Vismarcorp

Un quadro normativo in evoluzione

Il recente aggiornamento Reuters sulla lista delle giurisdizioni ad alto rischio per riciclaggio da parte della Commissione Europea, che include ora Monaco, Algeria, Angola e altri Paesi, ha accesamente riacceso il dibattito sulla responsabilità delle imprese europee nella gestione delle supply chain. Il riconoscimento di carenze strutturali nei meccanismi di contrasto al riciclaggio in contesti considerati affidabili rende evidente la necessità di adottare misure preventive concrete e verificabili.

In tale contesto il pacchetto AML rafforzato prevede la nascita dell’AMLA con sede a Francoforte, che opererà per armonizzare le regole e potenziare i controlli sia sul settore finanziario sia su quello non finanziario. A partire dal 2025 le imprese rientranti nella direttiva AML comprese quelle con operatività internazionale. Dovranno osservare procedure più stringenti per l’adeguata verifica dei fornitori e dei partner commerciali.

Perché la due diligence diventa leva competitiva

Le modifiche normative impongono un’attenta valutazione dei rischi posti dalle controparti economiche. L’inserimento di Paesi come Monaco nella lista ad alto rischio evidenzia. Anche senza ispirazioni criminali evidenti, possano esserci lacune gestionali oppure normative non coerenti con gli standard UE, come evidenziato anche da Politico.

Le imprese che anticipano queste incombenze costruiscono un vantaggio in termini di reputazione, trasparenza e affidabilità contrattuale. La predisposizione di sistemi interni per la raccolta dei documenti, la verifica dei controlli e la tracciabilità delle relazioni con i fornitori diventa elemento distintivo nei rapporti commerciali e nelle partecipazioni a gare pubbliche o a bandi UE.

Il ruolo della formazione e del controllo interno

Il successo di un programma di due diligence non dipende solo da policy scritte, ma anche dalla capacità di formarne diffusamente le competenze. I responsabili procurement e compliance devono saper rilevare segnali di rischio, comprendere l’evoluzione regolatoria e gestire le procedure documentali in modo sistematico.

La presenza di AMLA impone controlli su standard elevati e uniformi a livello dell’intero spazio UE. La capacità del personale interno di capire quali dati raccogliere, come validarli e come reagire in presenza di criticità. Questo rappresenta la differenza tra compliance passiva e progettazione inclusiva della cultura di integrità aziendale.

Un approccio strutturato e digitale alla due diligence

La gestione delle informazioni sulla sostenibilità e la legalità della supply chain richiede alcuni strumenti. Strumenti in grado di raccogliere, analizzare e aggiornare le informazioni in tempo reale. Le piattaforme digitali consentono di geolocalizzare i fornititori, monitorare le dinamiche normative, aggiornare i contratti e gestire i flussi documentali in ottica collaborativa.

L’integrazione di indicatori ESG e parametri di rischio finanziario e legale permette di rilevare variazioni nel profilo del fornitore, di avviare audit mirati e di costruire rapporti che generano valore a lungo termine. La capacità di abbinare trasparenza, tempestività delle informazioni e governance documentale consente di entrare nei mercati internazionali più regolati con maggiore sicurezza.

Il contributo consulenziale di Vismarcorp

In un panorama normativo e operativo così mutato, Vismarcorp accompagna le imprese nella progettazione di processi di due diligence preventivi, scalabili e in linea con le attese di AMLA. L’offerta prevede: analisi dei rischi di controparti e paesi, costruzione di strumenti di verifica documentale, formazione specialistica su modelli operativi, integrazione digitale dei dati e supporto nella gestione dei rapporti con istituzioni e audit.

L’obiettivo è aiutare le imprese a interiorizzare i principi di governance dei rischi, trasformando il rispetto delle norme in una leva di credibilità. Vismarcorp supporta così organizzazioni assetate di trasparenza e capacità di accelerare la compliance in modo coerente con la crescita.

Fonti:

Reuters – EU includes Monaco in updated list of high-risk jurisdictionsCommissione Europea – Commission updates list of high-risk countriesAMLA – About AMLA on European Union websitePolitico – EU adds Monaco and Russia to blacklistDLA Piper – New EU anti-money laundering rules: What to know

Alessia Cammilli.

una freccia circolare con un cartello di attenzione che rappresenta il ciclo produttivo con due scatoloni
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