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Beatrice Carolina Iaia. Nanotecnologie per l’ambiente: la strategia di BioTitan tra innovazione e sostenibilità
Imprenditoria femminile e nanotecnologie applicate nel racconto della CEO di BioTitan Nanotechnology
Milano – Dal 2018 BioTitan Nanotechnology sviluppa rivestimenti a base d’acqua per superfici industriali, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale dei processi di manutenzione. Al timone dell’azienda Beatrice Carolina Iaia, che ha saputo coniugare formazione umanistica e competenze tecniche in un settore ad alto contenuto innovativo, con una particolare attenzione all’inclusione delle donne nei settori STEM.
La formazione di Beatrice Iaia rispecchia un approccio interdisciplinare non convenzionale: laureata in Giornalismo e Linguaggi dei Media all’Università Cattolica di Milano, ha gestito dal 2013 al 2018 una scuola di danze urbane nel capoluogo lombardo. Un’esperienza che oggi definisce fondamentale per il suo approccio creativo alla comunicazione scientifica. Nel 2018 co-fonda BioTitan Nanotechnology, completando la propria preparazione tecnica con un master in sostenibilità ambientale, uno in nanotecnologie e l’abilitazione come tecnico ambientale.
BioTitan Nanotechnology oggi sviluppa rivestimenti a base d’acqua per superfici come vetro, marmo, ceramica e metallo. I trattamenti, completamente privi di sostanze tossiche, migliorano le caratteristiche fisiche dei materiali, rendendoli antiscivolo, autopulenti, antibatterici e antivirali, senza modificarne l’aspetto. I benefici si riflettono in una riduzione significativa dell’uso di detergenti, in un risparmio idrico misurabile e in una maggiore sicurezza degli ambienti ad alta frequentazione. La collaborazione con uno spin-off dell’Università di Bergamo ha consentito all’impresa di avviare un percorso di certificazione e brevettazione dei prodotti.
Il profilo imprenditoriale di Beatrice Iaia ha ottenuto crescente riconoscimento nell’ecosistema dell’innovazione italiana. Nel 2024 ha ricevuto il Premio Nazionale ANGI – Oscar dell’Innovazione, mentre nel 2025 BioTitan si è aggiudicata il Klimahouse Startup Contest, la prestigiosa competizione promossa dal Future Hub della fiera altoatesina dedicata all’edilizia sostenibile. Sempre nel 2025, è stata selezionata per il programma di accelerazione Sandbox del Forest Valley Institute, percorso intensivo per startup climate tech culminato con un Demo Day rivolto a investitori e stakeholder internazionali lo scorso 27 marzo.
Parallelamente all’attività imprenditoriale, I’imprenditrice mantiene un impegno costante nella divulgazione scientifica, con particolare attenzione al coinvolgimento femminile nelle discipline STEM. Ha partecipato come speaker all’International Day of Women and Girls in Science delle Nazioni Unite e alla Settimana nazionale delle STEM, oltre a intervenire come relatrice alla fiera EDIL 2025 di Bergamo.
La strategia di BioTitan NanoTechnology si inserisce nel segmento delle tecnologie pulite, un mercato in rapida espansione che risponde alle crescenti esigenze ESG del settore industriale. L’approccio “made in Italy” dell’azienda punta su soluzioni invisibili ma ad alta efficacia, coniugando performance tecniche e compatibilità ambientale in un settore che richiede investimenti significativi in ricerca e sviluppo.
Vismarcorp segue da vicino l’evoluzione del settore delle tecnologie pulite e identifica nel percorso di Beatrice Cartolina Iaia un modello di eccellenza imprenditoriale capace di coniugare innovazione tecnologica e sostenibilità aziendale, con un esempio paradigmatico di come l’imprenditorialità femminile stia ridefinendo gli standard industriali.
Di seguito l’intervista.
- Qual è stata la sfida digitale più significativa che tu o la tua azienda avete affrontato negli ultimi anni, e come l’avete superata?
Quella di essere bootstrapping; noi abbiamo avuto una visione fin dal primo giorno e siamo sempre stati orientati al prodotto e al cliente più che alla ricerca di investitori. Questo però è stato anche molto rischioso e faticoso perché abbiamo dovuto fatturare sin da subito per rendere l’azienda sostenibile anche da un punto di vista economico. Le offerte di investimento nel corso degli anni non sono mancate, ma non eravamo ancora pronti e strutturati come oggi.
- Cosa ne pensi delle nuove tecnologie digitali – in particolare dell’AI – e della sua integrazione nei processi aziendali? Quali opportunità credi possa offrire alle imprese e/o quali rischi?
Recentemente ho visitato aziende che attraverso l’utilizzo dell’AI hanno realmente nobilitato il lavoro umano; io penso che l’AI se usata bene aiuti e snellisca alcuni processi permettendo alle persone di occuparsi di altre mansioni meno ripetitive e più creative. Il rischio può essere quello di utilizzarla per ciò che invece dovremmo continuare a fare noi (come la comunicazione e le relazioni umane).
- Quali competenze e mindset ritieni fondamentali per guidare con successo la trasformazione verso l’Impresa 4.0?
Per fare l’innovatore serve pazienza. Le persone non sono sempre pronte quando lo è l’innovazione, a volte ci vuole più tempo e quindi più pazienza. Determinazione e pazienza però ci possono portare ovunque noi vogliamo.
- Guardando al futuro, quali tecnologie o trend credi avranno il maggiore impatto sul settore industriale nei prossimi 5 anni?
La nanotecnologia senz’altro. Ma anche la robotica, le automazioni in generale, la sostenibilità e la salubrità. Questi sono i trend sui quali saranno settati i mercati e anche i lavori del futuro.
- C’è un libro, una citazione o un personaggio che ha segnato il tuo percorso da leader, che ti piacerebbe condividere?
La mia più grande ispirazione è sempre stato mio papà, che mi ha insegnato la determinazione. Di frasi guida ne ho molte, quella che sicuramente mi è rimasta sempre nel cuore durante il mio percorso è una citazione di Paolo Coelho che dice “Il guerriero della luce crede. Poiché crede nei miracoli, questi cominciano ad accadere”. Avere fiducia in sé stessi e credere sempre nei propri progetti, è ciò che fa davvero la differenza nella vita. Bisogna avere una visione chiara e perseguirla con coraggio.
- Qual è il consiglio che daresti ai giovani professionisti (o aspiranti imprenditori) che vogliono avvicinarsi al mondo dell’industria digitale?
Come dicevo sopra, gli direi di non arrendersi! Ma anche di saper adattare il proprio progetto (nei limiti del possibile) per rispondere alle esigenze di mercato, perché anche il miglior prodotto del mondo, se non viene venduto, non può fare la differenza!
Ringraziamo Beatrice Carolina Iaia per aver condiviso con noi la sua esperienza e ribadiamo la nostra stima per il lavoro che BioTitan Nanotechnology porta avanti nel panorama industriale italiano.