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Gianluca Ferrari. Bewweb e la cultura digitale nella sanità pubblica
Innovazione, metodo e creatività nel racconto del CEO & Co-Founder di Bewweb Srl, che porta la cultura digitale al servizio della sanità pubblica e della comunicazione d’impresa.
Roma – Gianluca Ferrari guida Bewweb Srl, società nata per connettere tecnologia, comunicazione e digital marketing in un modello operativo fondato sull’esperienza e sulla visione dei sistemi. Dopo oltre vent’anni nel settore IT, ha tradotto la conoscenza maturata nella progettazione di infrastrutture digitali per la sanità pubblica in un approccio che unisce rigore tecnico e cultura del dato, creando un punto d’incontro tra innovazione e utilità collettiva.
Un percorso costruito tra ricerca e innovazione
Dal 2003 collabora con l’Istituto Superiore di Sanità, contribuendo alla progettazione di applicativi dedicati alla gestione dei dati epidemiologici e dei registri sanitari nazionali. Fa parte del comitato tecnico del Registro Italiano Fibrosi Cistica e partecipa a numerose pubblicazioni scientifiche che approfondiscono i sistemi di tracciamento digitale e la qualità dei dati clinici. L’esperienza consolidata in ambiti istituzionali e di ricerca ha rafforzato la sua visione della tecnologia come linguaggio di connessione, in grado di supportare la trasformazione organizzativa e di migliorare i processi decisionali nel settore pubblico.
Il modello Bewweb
Il modello Bewweb si articola su tre aree operative interconnesse: consulenza di comunicazione, sviluppo software e digital marketing. L’azienda sviluppa piattaforme digitali e applicativi per la sanità pubblica, gestendo progetti che richiedono precisione, sicurezza e capacità di integrazione con sistemi complessi. Le soluzioni ideate da Bewweb valorizzano la trasparenza dei dati, il design funzionale e la semplicità d’uso, creando un dialogo diretto tra imprese, amministrazioni e utenti finali. La conoscenza del mercato delle infrastrutture web e la lunga esperienza del team rendono l’azienda un partner affidabile per PMI e enti pubblici interessati a migliorare la propria efficienza digitale.
Una visione che mette in relazione tecnologia e persone
Gianluca Ferrari interpreta la digitalizzazione come un processo culturale, in cui la tecnologia diventa strumento per rendere le informazioni più accessibili e la collaborazione più efficace. La sua visione punta a integrare creatività, metodo e consapevolezza etica, favorendo una crescita che rispetta le persone e i contesti in cui opera.
Vismarcorp riconosce nel lavoro di Gianluca Ferrari un esempio di leadership orientata all’innovazione responsabile, capace di collegare analisi e governo dei dati in una prospettiva che valorizza l’impatto sociale e il ruolo della tecnologia come infrastruttura del futuro.
Di seguito l’intervista.
- Qual è stata la sfida digitale più significativa che tu o la tua azienda avete affrontato negli ultimi anni, e come l’avete superata?
Bewweb è un’azienda di giovane costituzione anagrafica, ma nasce da un gruppo di professionisti con oltre vent’anni di esperienza nel settore digitale. Questo ci ha permesso di affrontare con consapevolezza e spirito innovativo le numerose sfide che il cambiamento tecnologico ha portato nel tempo. Abbiamo superato queste sfide grazie a un approccio basato su aggiornamento continuo, sperimentazione e collaborazione, mantenendo sempre la capacità di adattarci con rapidità ai cambiamenti del mercato. In questo modo, la trasformazione digitale non è stata solo una sfida, ma una costante opportunità di crescita e innovazione.
- Cosa ne pensi delle nuove tecnologie digitali – in particolare dell’AI – e della sua integrazione nei processi aziendali? Quali opportunità credi possa offrire alle imprese e/o quali rischi?
Le nuove tecnologie digitali, e in particolare l’intelligenza artificiale, rappresentano senza dubbio una delle evoluzioni più interessanti e potenzialmente dirompenti degli ultimi anni.
Siamo consapevoli delle grandi opportunità che offre ma crediamo anche che la reale applicazione dell’AI dipenda molto dal contesto e dal settore in cui viene adottata.
In questo momento, il nostro approccio è quello di osservare, sperimentare e comprendere dove l’AI possa realmente portare valore, senza forzare un’adozione solo per tendenza.
Inoltre, operando spesso in ambito sanitario e gestendo dati sensibili e di alto livello, riteniamo che la cautela sia non solo opportuna, ma necessaria: ogni innovazione deve sempre andare di pari passo con la sicurezza, la riservatezza e il rispetto delle normative.
- Quali competenze e mindset ritieni fondamentali per guidare con successo la trasformazione verso l’Impresa 4.0?
Credo che la trasformazione verso l’Impresa 4.0 non sia solo una questione di tecnologia, ma soprattutto di mentalità e cultura organizzativa.
Le competenze digitali sono fondamentali dalla conoscenza dei nuovi strumenti e linguaggi alla capacità di interpretare e valorizzare i dati ma da sole non bastano. Come ho detto prima credo che in primis occorrano curiosità e apertura al cambiamento, per affrontare l’innovazione come un percorso continuo.
- Guardando al futuro, quali tecnologie o trend credi avranno il maggiore impatto sul settore industriale nei prossimi 5 anni?
Penso che nei prossimi cinque anni assisteremo a un’accelerazione importante su più fronti tecnologici. Tra i trend che, a mio avviso, avranno il maggiore impatto sul settore industriale sicuramente ci sono l’intelligenza artificiale e il machine learning, l’automazione avanzata e la robotica, il cloud, ma in generale credo che il vero cambiamento arriverà dalla convergenza di queste tecnologie e dalla capacità delle imprese di adottarle in modo integrato.
- C’è un libro, una citazione o un personaggio che ha segnato il tuo percorso da leader, che ti piacerebbe condividere?
Ce ne sono tante ma penso che in questo periodo storico la citazione di Charles Darwin sposi al meglio il momento di trasformazione.
“Non è la specie più forte a sopravvivere, né la più intelligente, ma quella che si adatta meglio al cambiamento.”
- Qual è il consiglio che daresti ai giovani professionisti (o aspiranti imprenditori) che vogliono avvicinarsi al mondo dell’industria digitale?
Faccio mio il consiglio che mi diede una persona molto cara oltre vent’anni fa: “Non smettere mai di imparare.”
Con il tempo ho capito che non si tratta solo di imparare, ma anche di restare curiosi, perché la curiosità è il motore di ogni scoperta.
Nel mondo digitale questo è più vero che mai la tecnologia evolve rapidamente e ciò che oggi è una novità, domani può essere già superato.
Per questo ai giovani direi di coltivare la curiosità, di sperimentare senza paura e di aggiornarsi costantemente, perché la conoscenza è la chiave per restare al passo e, soprattutto, per anticipare il cambiamento.
E… in fondo, questo consiglio continua a valere anche per me e per tutti i “non giovani”… perché l’età passa, ma la voglia di imparare, per fortuna, ancora no.
Ringraziamo Gianluca Ferrari per aver condiviso la visione con cui Bewweb trasforma la digitalizzazione in un percorso che valorizza il dato e genera progresso condiviso.