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Search intelligenti e Generative Engine Optimization: come cambia la visibilità dei brand

La ricerca online attraversa una fase di trasformazione che ridefinisce le dinamiche di visibilità e le strategie di marketing digitale. Le abitudini degli utenti si stanno spostando verso modalità di interazione più naturali e multimodali, basate su voce e immagini. I numeri confermano l’ampiezza del fenomeno, con oltre un miliardo di query vocali al mese e dieci miliardi di ricerche visuali registrate a livello globale, secondo i dati di Statista. La diffusione degli assistenti generativi come ChatGPT e Gemini rende evidente che la ricerca non è più un processo esclusivamente testuale, ma una conversazione mediata da modelli linguistici capaci di fornire risposte personalizzate.

L’evoluzione della ricerca vocale

La crescita delle interazioni vocali deriva dall’adozione diffusa di dispositivi connessi, dagli smart speaker alle automobili con sistemi integrati. Questa modalità offre agli utenti un approccio immediato e naturale, che riduce le barriere di accesso e accelera i tempi di risposta. I brand, tuttavia, devono adeguare la produzione dei contenuti per renderli interpretabili dai sistemi AI. Le frasi devono seguire uno schema conversazionale, le informazioni devono essere contestualizzate e facilmente leggibili. Il posizionamento non riguarda più solo la presenza su una pagina di risultati, ma la possibilità di diventare la risposta privilegiata scelta da un assistente vocale.

La ricerca visuale e le nuove abitudini degli utenti

Parallelamente, la ricerca visuale sta emergendo come un canale dominante, grazie a strumenti come Google Lens e Pinterest Lens che permettono di avviare una query semplicemente inquadrando un oggetto con la fotocamera. Questo approccio si rivela particolarmente potente nei settori retail e lusso, dove la componente visiva guida gran parte delle decisioni d’acquisto. Le aziende devono quindi investire nell’ottimizzazione delle immagini, nella descrizione accurata dei prodotti e nella creazione di metadati capaci di dialogare con gli algoritmi di riconoscimento. Secondo McKinsey, le imprese che adottano strategie di visual search avanzata registrano un incremento significativo del tasso di conversione, soprattutto nelle generazioni più giovani, più propense a utilizzare questo tipo di interfacce.

Generative Engine Optimization: un nuovo paradigma

La diffusione di sistemi basati su intelligenza artificiale generativa introduce un cambiamento radicale. Con la Generative Engine Optimization, le aziende devono adattare la propria presenza digitale per essere riconosciute dai modelli come fonti affidabili. Le risposte prodotte da ChatGPT, Gemini o Claude non si limitano a ripetere contenuti preesistenti, ma generano sintesi contestuali, selezionando e combinando più fonti. Per un brand, essere menzionato in questo processo equivale a ottenere visibilità in uno spazio completamente diverso dalle tradizionali SERP.

Il concetto di GEO impone un’evoluzione del lavoro svolto finora con la SEO. Non basta più puntare su keyword o backlink, diventa centrale la produzione di contenuti che rispondano a domande complesse, che abbiano coerenza semantica e che siano strutturati con chiarezza. Come sottolineato da Search Engine Journal, il valore si sposta dalla quantità alla qualità, premiando i brand capaci di offrire risposte complete, affidabili e aggiornate.

Impatti economici e competitivi

La transizione verso search intelligenti basati su AI generativa produce conseguenze dirette sui modelli di business. I brand che riescono a posizionarsi all’interno delle risposte degli assistenti digitali vedono rafforzata la propria autorevolezza, mentre chi rimane escluso rischia una progressiva perdita di visibilità. Questa dinamica assume rilevanza macroeconomica perché influisce sulle logiche di investimento pubblicitario e sulle scelte di allocazione dei budget digitali. Secondo Forrester, la quota di spesa destinata alle tecnologie basate su AI generativa crescerà con un ritmo accelerato, guidata proprio dall’esigenza delle aziende di mantenere la propria presenza nelle nuove interfacce conversazionali.

Costruire autorevolezza nei contesti AI-driven

L’ottimizzazione per i motori generativi non riguarda soltanto le tecniche di scrittura, ma la reputazione complessiva di un brand. I modelli linguistici premiano le fonti considerate attendibili, verificando la consistenza delle informazioni attraverso citazioni, dati ufficiali e pubblicazioni su siti riconosciuti. Questo scenario rende ancora più cruciale il lavoro di content marketing e di digital PR, che non ha più soltanto la funzione di generare traffico ma di consolidare la percezione di affidabilità agli occhi degli algoritmi. Gartner prevede che entro il 2027 oltre la metà delle interazioni digitali con i clienti passerà attraverso canali mediati da AI generativa, e che l’autorevolezza riconosciuta dai modelli sarà uno degli asset principali per determinare la competitività delle imprese.

Scenari futuri della ricerca intelligente

L’evoluzione verso search multimodali e generativi apre scenari inediti. L’integrazione di voce, immagini e AI generativa porterà alla creazione di un ecosistema in cui gli utenti dialogheranno con assistenti sempre più personalizzati, capaci di anticipare bisogni e suggerire soluzioni. Questo scenario ridurrà progressivamente la dipendenza dalle query manuali e sposterà il potere decisionale verso i sistemi che selezionano le fonti. Per le aziende, diventa quindi vitale essere presenti non solo sui motori di ricerca tradizionali ma anche nei dataset e nei modelli che alimentano le AI.

Vismarcorp come guida nella transizione LEO

In un contesto che evolve così rapidamente, realtà come Vismarcorp supportano le imprese nell’adattamento a queste nuove logiche di visibilità. L’approccio integra le competenze SEO con le pratiche LEO, aiutando i clienti a costruire contenuti capaci di emergere nei motori generativi e a presidiare le ricerche vocali e visuali. L’obiettivo è consolidare la presenza digitale delle aziende, garantendo che i loro prodotti e servizi vengano riconosciuti come fonte di valore dalle nuove generazioni di motori di ricerca.

Se sei interessato all’AI e alla sua applicazione approfondisci e scopri di più nei seguenti articoli presenti nelle news Vismarcorp:

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Fonti

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